Il Sergente

Non c’è niente dietro chi ha voltato le spalle. Dentro questo cappotto, sotto lo straccio che mi copre il volto, vive un assassino, della peggior specie, della peggiore risma. Un uomo senza remissione, schieramento, ordine precostituito. Solo un solco che separa la sua morte, da quella di tutti gli altri. Un basso scavo lungo il quale stanno sdraiati cadaveri, spogli e sfigurati, nudi e predati, con fori in pancia e crani sfondati. Questo è ciò che sono, ciò che sono diventato, o sempre stato, da quando bastonavo sulla groppa capre più alte di me, da quando sono sciabordato nel mondo. Forse da prima ancora.

(Cani Rabbiosi – Graphic novel in via di preparazione)